Un bel calice di vino rosso, da sorseggiare sul divano dopo una lunga giornata di lavoro, o a tavola in compagnia degli amici e in abbinamento a pietanze prelibate.

Questo è l’immaginario di molti, e non a caso: il vino rosso è senza dubbio una delle bevande alcoliche più apprezzate in Italia e nel mondo.

In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere: le cui origini risalgono a migliaia di anni fa (leggi anche: Storia del vino e chi l’ha inventato).

Scopriremo:

  • quali sono le sue caratteristiche peculiari;
  • come si produce;
  • come sceglierlo per abbinarlo al meglio;
  • quali sono i migliori vini rossi al mondo.

Caratteristiche del vino rosso: colore, aromi, sapore e oltre.

Il vino rosso è una bevanda complessa e ricca di caratteristiche peculiari e sfumature aromatiche. Quando si descrive il vino rosso, bisogna prendere in considerazione diversi aspetti: colore, aroma, sapore, corpo, struttura, acidità e tannini.

Vino rosso: il colore

Si fa presto a dire “vino rosso”: il rosso è il colore che in generale distingue il vino proveniente da uve a bacca nera ma, in realtà, è importante riconoscere le diverse gradazioni di rosso. Esse possono variare anche di molto in base al vitigno da cui proviene il vino, al processo di vinificazione e anche all’età e al livello di affinamento del vino.

Spesso, è dal colore che si riconoscono i vitigni utilizzati per la produzione del vino, in quanto ognuno ha una sua caratteristica intensità di colore. Ad esempio, il Cabernet Sauvignon, il Nero d’Avola e il Lagrein sono vitigni che tendono a produrre vini di un rosso bello intenso, mentre i vini da Pinot Noir, Sangiovese o Nebbiolo hanno un colore rosso più chiaro e meno intenso. Altri elementi che possono concorrere alla formazione di una particolare colorazione nel vino rosso sono le caratteristiche del territorio in cui si trova il vitigno (latitudine, altitudine, clima, composizione del terreno…) e l’età del vino (il colore tende a scurirsi man mano che il vino invecchia).

L’incantevole colore rosso del vino.

In generale, le principali gradazioni che si possono riconoscere nel vino rosso sono le seguenti, dalla più chiara alla più scura:

  • rosso porpora: una tonalità accesa che è tipica dei vini giovani e non sottoposti a lunghi processi di affinamento, caratterizzati spesso da aromi fruttati. Nel caso dei vini novelli è quindi il colore adeguato; se un vino invecchiato presenta questo colore, può invece significare che è stato aperto troppo presto;
  • rosso rubino: un colore brillante e vivace che caratterizza la maggior parte dei vini rossi, quelli che hanno una media concentrazione, non troppo giovani ma neanche molto invecchiati;
  • rosso granato: una tonalità più scura e meno vivace, che si avvicina leggermente al marrone. È tipica solitamente dei vini strutturati e corposi, che sono stati sottoposti a un processo di affinamento piuttosto lungo;
  • rosso mattone o rosso aranciato: una sfumatura piuttosto scura con tonalità che tendono al marrone aranciato, tipica dei vini molto invecchiati o particolarmente concentrati. In tutti gli altri casi, un colore aranciato non è un buon segno per il vino rosso, in quanto potrebbe indicare qualche difetto o un invecchiamento protratto fin troppo a lungo.

Le curiosità di Mr. Bit

Ma da cosa deriva il colore dei vini rossi? Come vedremo meglio più avanti in questo articolo, nella vinificazione in rosso la fase di fermentazione è seguita dalla fase di macerazione, in cui il mosto resta a contatto per un certo periodo di tempo con le bucce dell’uva nera. Sono proprio le bucce, o vinacce, a conferire al vino rosso il suo caratteristico colore.

Ciò avviene perché le bucce rilasciano gli antociani, ovvero i pigmenti responsabili appunto del colore rosso. Le diverse sfumature di vino rosso che abbiamo appena elencato dipendono anche dalla concentrazione e composizione degli antociani, che possono essere diverse in base al clima, al vitigno e alle tecniche di vinificazione. Altre sostanze polifenoliche presenti nelle bucce rosse e in grado di “colorare” il vino sono leucoantociani, flavoni, catechine e acidi benzoici.

Vino rosso: l’aroma

Non si potrebbe proporre una guida al vino rosso senza parlare del suo aroma: spesso, è proprio ciò che lascia al naso che rende un certo vino rosso unico e diverso da tutti gli altri. Per questo, l’aroma è un aspetto fondamentale del vino rosso, in quanto contribuisce all’esperienza complessiva che ci permette di gustarlo con piacere. 

Chiamato anche “bouquet” specialmente nei vini rossi invecchiati, l’aroma del vino rosso può essere suddiviso in diverse categorie.

Vediamo le principali:

  • aromi speziati: tipici di molti vini rossi sono gli aromi di vaniglia, cannella, chiodi di garofano, pepe nero o liquirizia. Molti dei sentori speziati provengono principalmente dall’affinamento in botti di legno di rovere o quercia;
  • aromi fruttati: in quasi tutti i vini rossi è possibile apprezzare aromi di frutti rossi (lampone, ciliegia, fragola) e di frutti neri (mirtillo, mora, prugna, ribes nero). È interessante notare come questi sentori ricordino la frutta fresca nei vini giovani, una frutta più matura e quasi sciroppata nei vini più invecchiati. Tra gli aromi fruttati, sono tipici anche quelli di frutta secca come fico e uva passa;
  • aromi floreali: i fiori sono un aroma genericamente più presente e vario nei vini bianchi. Da questo punto di vista, il vino rosso può sprigionare sfumature di rosa, violetta, lavanda, lilla e fiori di campo;
  • aromi terrosi: specialmente quando invecchiati, alcuni vini rossi sono caratterizzati da sentori inconfondibili che ricordano la terra e il mondo animale: tabacco, cuoio, caffè, cioccolato, sottobosco, terra umida, fungo, tartufo, selvaggina;
  • aromi vegetali e balsamici: sono tra gli aromi più distintivi in alcuni vini rossi famosi, e devono essere bilanciati alla perfezione per evitare che la loro intensità sovrasti gli altri sentori del bouquet. Si distinguono in aromi vegetali freschi (erba appena tagliata), in erbe (alloro, timo, maggiorana) e aromi balsamici (eucalipto, pino, ginepro, incenso, menta);
  • aromi legnosi: naturalmente tipici dei vini affinati in botti di legno, che rilasciano al vino delle specifiche molecole aromatiche provenienti appunto dalla tostatura del legno. Avremo in questo caso sentori di cenere, legna bruciata e affumicato.
  • aromi minerali: alcuni terreni ricchi di minerali, come ad esempio quelli tipici dell’Etna in Sicilia, rilasciano una mineralità molto distintiva, con aromi di ardesia, grafite e pietra focaia.

C’è infine da ricordare che in alcuni vini rossi possono essere presenti degli aromi sgradevoli, come quelli di stalla, muffa e tappo, che sono indicatori di qualche difetto del vino stesso.

Vino rosso: il sapore

Raccontare le caratteristiche del vino rosso è come procedere a una degustazione immaginaria. Dopo aver apprezzato il colore e l’aroma al naso del nostro vino rosso, è ora il momento di apprezzarne il sapore. Anche in questo caso, il gusto del vino rosso può essere determinato da una combinazione di fattori molto diversi tra loro. Ogni vitigno, metodo di produzione e altre variabili, infatti, conferiscono al vino un equilibrio sempre diverso tra acidità, dolcezza, alcol e tannini. 

In generale, alcuni dei più comuni sapori tipici del vino rosso possono essere:

  • spezie: note di liquirizia, cacao, pepe e vaniglia;
  • frutta: frutti rossi e frutti neri, sia freschi che maturi;
  • terra: tabacco, cuoio, funghi e altre note che richiamano i sentori della terra;
  • legno: nella degustazione di alcuni vini rossi è possibile ritrovare note che richiamano il legno in cui il vino è stato affinato, come rovere, cedro o un più generico sapore di affumicato. 

I sapori dei diversi vini rossi ricalcano quindi in qualche modo gli aromi, anche se non è detto che il bouquet e il sapore di un vino presentino sempre le stesse caratteristiche. C’è anche da dire che, un po’ come accade con gli aromi, i sentori di un vino rosso possono modificarsi o diventare ancora più complessi, persistenti e armoniosi a seconda della lunghezza dell’invecchiamento in botte4 o in bottiglia.  

È anche importante sottolineare che quando si mette il vino in bocca, non stiamo semplicemente sentendo il suo sapore. Le papille gustative, infatti, ci permettono di fare esperienza delle altre caratteristiche del vino che vediamo qui sotto. A livello papillare possiamo riconoscere il diverso grado di acidità e freschezza del vino, così come la sua sapidità e amarezza. A livello tattile, la lingua e il palato ci permetteranno di riconoscere corposità, temperatura, astringenza e alcolicità del vino.

Vino rosso: i tannini

Non si può parlare di vino rosso senza parlare dei tannini: di essi hanno sentito parlare anche i più inesperti di enologia.

Ma cosa sono questi famosi tannini?

I tannini sono un tipo di sostanza chimica aromatica, un composto fenolico, che si trova nelle bucce, nei semi e nei raspi dell’uva. Sono una componente fondamentale di moltissimi vini rossi, perché conferiscono loro un’ottima struttura e contribuiscono alla loro capacità di sviluppare profili organolettici unici nella fase dell’invecchiamento. 

Tra chi degusta vini rossi per semplice diletto, ai tannini viene spesso associata semplicemente la sensazione di astringenza in bocca. I tannini astringenti sono effettivamente molto comuni in alcuni vini forti e decisi, come il Nebbiolo o il Cabernet Sauvignon. Ma esistono in realtà altri tipi di tannini. Ad esempio, i tannini verdi sono tipici dei vini giovani e conferiscono al palato una sensazione di maggiore ruvidezza. I tannini dolci, invece, regalano una sensazione di velluto in bocca, come accade nei vini a base di Merlot. I tannini tendono a diventare più dolci, vellutati e armoniosi con l’invecchiamento. 

Vino rosso: l’acidità

L’acidità è un elemento fondamentale del vino rosso, che deve essere bilanciato alla perfezione per donare al vino l’equilibrio perfetto. Un’eccessiva acidità potrebbe infatti rendere il vino aspro in modo più o meno sgradevole, mentre una bassa acidità renderebbe il vino semplicemente più blando e meno vivace. È proprio il giusto grado di acidità a rendere un vino fresco e vivace al punto giusto. 

In un vino rosso, quindi, “acidità” potrebbe essere sinonimo di “freschezza”. In base alla quantità di acidi presenti nel vino, quest’ultimo può essere piatto (bassa acidità), abbastanza fresco, fresco oppure acido (eccessiva acidità).

Le curiosità di Mr. Bit

L’acidità del vino è ovviamente determinata dalla presenza di acidi nella bevanda; tali acidi possono essere primari o secondari. Tra gli acidi primari, quelli più comuni perché naturalmente presenti nell’uva, troviamo l’acido tartarico, l’acido malico e l’acido citrico. Gli acidi secondari sono quelli meno presenti e prodotti nel processo di fermentazione e vinificazione: sono l’acido lattico, l’acido succinico e l’acido acetico.

Vino rosso: la struttura

La struttura (o il corpo) di un vino rosso può essere considerata come l’equilibrio più o meno raggiunto che esiste tra i vari elementi del vino: alcol, tannini, acidità, residuo di zuccheri e glicerina.

Se un vino presenta un ottimo equilibrio tra tutti questi elementi, verrà etichettato come “ben strutturato” e sarà in grado di creare una sensazione di piacevolezza e soddisfazione in bocca. 

Più è elevato il livello di struttura, più il vino risulterà equilibrato e quindi godibile e complesso, in quanto nessun elemento prevale e sovrasta gli altri. Ciò vale per la maggior parte dei vini rossi, anche se alcune varietà basano la propria fama proprio sulla capacità di creare dei disequilibri dirompenti e sorprendenti. 

Il corpo del vino rosso è una caratteristica ben precisa, che si riferisce alla sensazione di pienezza e di peso che il vino lascia in bocca.

In generale, dal punto di vista del corpo i vini rossi possono essere:

  • leggeri: un corpo leggero lascia in bocca una sensazione più delicata e meno pensate, come accade con il Pinot Noir e altri vini simili;
  • medi: un corpo medio lascia in bocca un buon equilibrio tra leggerezza e robustezza, come accade con Sangiovese o Merlot;
  • corposi: avendo una maggiore concentrazione di alcol e tannini, i vini corposi come l’Amarone della Valpolicella e Cabernet Sauvignon lasciano in bocca una discreta sensazione di pienezza e robustezza. È come se questi vini avvolgessero il palato, e il loro sapore resta molto persistente in bocca.
Ogni rosso ha il suo bicchiere perfetto per esaltarlo al meglio.

Come si produce il vino rosso: le fasi del processo di vinificazione

Anche se è possibile produrre vini rossi tramite la vinificazione in bianco, nella maggior parte dei casi i vini rossi seguono le fasi tipiche della vinificazione in rosso. Abbiamo già trattato queste fasi nell’articolo su come si fa il vino, qui le riassumiamo brevemente per rendere più completa la nostra guida al vino rosso.

Vendemmia, diraspatura e pigiatura

La vendemmia, ovvero la raccolta dall’uva direttamente dalla pianta, può avvenire in modo manuale o meccanico. Il periodo di vendemmia dipende da molti fattori, come la tipologia di vitigno e le condizioni climatiche tipiche del luogo in cui si trova. L’importante è che avvenga quando l’uva a bacca nera ha raggiunto il suo livello ottimale di maturazione, cosa che permette di ottenere un giusto equilibrio tra acidità e presenza di zuccheri. 

Una volta raccolta, l’uva nera viene portata in cantina dove inizia il processo di produzione del vino rosso. La fase della diraspatura, che non sempre avviene in base al vino che si vuole produrre, consiste nel diraspare l’uva, cioè nel separare gli acini dai raspi i quali, se lasciati, potrebbero conferire al mosto un sapore troppo amaro e astringente. Durante la pigiatura, invece, gli acini dell’uva nera vengono delicatamente schiacciati per estrarne i succhi. Si otterrà quindi il mosto: il succo dell’uva che, nella sua fase più grezza, contiene anche le bucce e i semi degli acini.

Fermentazione

Trasferito in contenitori in legno, cemento o acciaio inox, il mosto viene ora lasciato a fermentare. In questo importantissimo processo, che può durare da pochi giorni ad alcune settimane, gli zuccheri presenti nel mosto si trasformano in alcol etilico e anidride carbonica. Ciò avviene grazie all’azione dei lieviti che si trovano naturalmente sulle bucce. 

Nel caso del vino rosso, la fermentazione avviene a temperature più elevate rispetto alla produzione del vino bianco6, ovvero tra i 22 e i 30°C.

Macerazione

Diversamente dalla vinificazione in bianco, quella in rosso prevede anche la fase della macerazione: una fase essenziale affinché il vino rosso assuma tutte le sue caratteristiche uniche. Qui, i semi e le bucce degli acini, che non sono ancora stati eliminati, rilasciano colore, tannini e aromi nel mosto, influenzandone notevolmente la struttura e il carattere. 

La fase della macerazione può durare da pochi giorni a varie settimane. In termini molto generali, possiamo dire che la macerazione breve si usa per vini leggeri e in cui prevalgono gli aromi fruttati, mentre la macerazione lunga si usa per vini più strutturati e complessi.

Affinamento in botte

Finalmente il mosto può essere purificato e separato da semi e bucce. Dopo altri interventi di massima importanza, come ad esempio la correzione degli zuccheri e dell’acidità, il vino è ora pronto per essere trasferito nelle botti (in acciaio inox, legno o cemento) per la fase di affinamento (detta anche: di invecchiamento o di maturazione). In base al tipo di vitigno di partenza e al vino che si vuole ottenere, questa fase più durare da pochi mesi a diversi anni. 

L’affinamento in botte è un momento fondamentale in cui il profilo organolettico del vino assume una personalità ancora più marcata. Il legno, in particolare, è in grado di conferire al vino ulteriori aromi e una più spiccata complessità.

Assemblaggio, imbottigliamento e affinamento in bottiglia

Dopo il periodo di affinamento in botte e la dovuta filtrazione, in alcuni casi diversi vini rossi prodotti da diversi vitigni vengono combinati tra loro per creare il prodotto finale. Che questa operazione avvenga o meno, il vino rosso viene infine imbottigliato (solitamente in bottiglie di vetro scuro per proteggere la bevanda dai raggi solari e dall’ossigeno).

Una volta che la bottiglia è stata opportunatamente tappata ed etichettata, molto spesso i vini rossi vengono sottoposti a un altro periodo di affinamento in bottiglia. Alcuni vini rossi di elevata personalità, infatti, sono in grado di evolversi per molti anni anche in bottiglia; per questo scopo, è bene che la bottiglia sia conservata in posizione orizzontale.

Vini rossi: i migliori, più pregiati e famosi al mondo

Quello che abbiamo raccontato fino a ora è solo una piccola parte di ciò che un buon vino rosso richiede. Servono infatti straordinarie doti e competenze, nonché molta passione, per arrivare a produrre vini rossi di straordinaria qualità. Alcuni fattori sicuramente aiutano, come ad esempio il vitigno giusto e le condizioni climatiche e del terreno della zona in cui si produce. 

Tutti questi fattori, e molti altri, hanno contribuito a rendere alcuni vini rossi enormemente noti e apprezzati in tutto il mondo.

I migliori vini italiani

Vini rossi prodotti in Italia? C’è l’imbarazzo della scelta: il nostro Belpaese è noto in tutto il mondo per la qualità e i meravigliosi bouquet dei suoi vini color rubino e granata. Ecco alcuni dei migliori vini rossi italiani da tenere in considerazione.

Barolo

il “re dei vini”, prodotto nel Piemonte con 100% uve Nebbiolo (come l’altrettanto ottimo Barbaresco). Ha un profilo aromatico molto complesso, con note di frutta rossa, spezie e tabacco.

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Chianti Classico Riserva

il Chianti Classico, simbolo dell’enologia toscana a base di uve sangiovese, è di per sé tra i migliori vini rossi italiani… la versione Riserva, ovvero quella invecchiata, ha un’ancora maggiore complessità di aromi e sapori.

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Brunello di Montalcino

Ancora un vino toscano a base di Sangiovese, questo vino è famoso in tutto il mondo per la sua grande struttura e per la sua capacità di invecchiamento.

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Amarone della Valpolicella

Fiore all’occhiello del Veneto, questo vino è prodotto in larga misura con uve parzialmente appassite. Il risultato è un vino ricco e corposo, caratterizzato da una dolcezza e una complessità uniche.

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Barbera d’Asti

Torniamo in Piemonte per conoscere questo vino dall’alta acidità, quindi particolarmente fresco, e caratterizzato da inconfondibili note di frutta rossa.

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Vino Nobile di Montepulciano

Facciamo un ultimo salto in Toscana, precisamente tra Val d’Orcia e Valdichiana, alla scoperta di questo meraviglioso vino ancora una volta a base di Sangiovese (che, in questa zona, prende il nome di Prugnolo Gentile).

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Primitivo di Mandura

Scendiamo a sud, nelle terre della Puglia. Di grande carattere e dagli aromi ricchi e fruttati, questo vino rilascia note di prugna e ciliegia.

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Etna Rosso

Voliamo in Sicilia, alle pendici dell’Etna che conferisce a questo vino un profilo minerale davvero unico. L’Etna Rosso viene prodotto principalmente con uve Nerello Mescalese.

Scopri le bottiglie di Etna Rosso

Sagrantino di Montefalco

Ottenuto da uve Sagrantino, questo vino prodotto in Umbria è noto per il suo profilo strutturato, con tannini molto pronunciati.

Scopri le bottiglie di Sagrantino

Taurasi

Per l’ultimo (ma non per importanza!) nella nostra lista dei migliori vini rossi troviamo questo vino della Campania, prodotto con uve Aglianico che gli conferiscono una forte struttura tannica.

Scopri le bottiglie di Taurasi

I migliori vini rossi internazionali

Fuori dai confini italiani, sono tre in particolare le regioni vinicole che producono vini rossi indimenticabili.

Bordeaux

In questa regione, famosissima ovunque nel mondo per i suoi vini rossi di grande complessità e di straordinaria eleganza, si trovano principalmente vitigni Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Tra i vini di Bordeaux, il vino rosso che è una vera icona di eleganza è il Château Margaux.

Scopri le bottiglie di Bordeaux

Borgogna

I vini della Borgogna, prodotti in larga misura da vitigni Pinot Noir, sono apprezzati per la loro finezza e perché sono particolarmente adatti a lunghi periodi di affinamento. In Borgogna è presente anche quello che è ritenuto tra i migliori produttori di vino rosso a base Pinot Noir al mondo: Domaine de la Romanée-Conti.

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Rioja

Nelle fertili terre di questa regione a nord della Spagna vengono prodotti vini rossi robusti e dai particolarissimi aromi speziati.

Scopri le bottiglie di Rioja

Come scegliere il vino rosso per ogni occasione

Concludiamo la nostra guida al vino rosso dandoti qualche consiglio su come scegliere il vino rosso da gustare in diverse occasioni e diversi contesti. Naturalmente, è un argomento che richiederebbe molto più spazio e che non potrebbe comunque essere davvero esaustivo: ogni esigenza è diversa e sarebbe impossibile fornire consigli estremamente personalizzati. Detto questo, forse puoi prendere spunto da queste informazioni generali per la prossima volta in cui dovrai acquistare un vino rosso.

Il consiglio di Mr. Bit

Parliamoci chiaro: una delle variabili secondo cui scegliere il vino giusto, spesso, è anche… il budget. A volte vogliamo solo gustarci un buon vino rosso ma senza andare in rosso; altre volte, invece, siamo disposti a spendere un po’ di più per un regalo o un’occasione speciale. Nello shop Bit of Wine puoi filtrare i vini da acquistare anche in base alla fascia di prezzo.

Scegliere il vino rosso in base all’abbinamento con il cibo

Il vino rosso è spesso in grado di esaltare il sapore unico di molti piatti e ingredienti che, a loro volta, permettono agli aromi del vino di emergere in tutta la loro potenza.

In maniera molto generica, sappiamo che i vini rossi si abbinano spesso alle carni rosse, ai piatti più ricchi e saporiti, alle carni più intense come la selvaggina, nonché ad alcuni formaggi. Per andare più nel dettaglio, ecco qualche esempio di come abbinare il vino rosso al cibo.

  • carni rosse: per arrosti, brasati o bistecche alla griglia, sono perfetti vini rossi di personalità e dalla forte struttura come Nebbiolo, Barbaresco, Bordeaux o Cabernet Sauvignon. Per insaccati e carni più delicate, come i bolliti, sono invece adatti vini rossi meno aggressivi, come il Merlot o il Dolcetto d’Alba
  • carni bianche e pesce: secondi a base di pollo, tacchino o coniglio? Oppure piatti ancora più delicati a base di pesce? Il vino rosso può essere un’ottima scelta, ma serve qualcosa di un po’ meno strutturato: opta per un Merlot o un Pinot Noir, un Freisa o un Grignolino.
  • formaggi: il mondo dei formaggi è enormemente vario ma, per semplificare, possiamo consigliarti di scegliere vini strutturati come l’Amarone per formaggi più stagionati e saporiti. Scegli invece vini poco tannici come il Beaujolais, il Ciliegiolo e lo Schiava da abbinare ai formaggi più freschi e delicati. 
  • piatti a base di pomodoro: per una cucina in umido e a base di pomodoro, com’è tipica quella in Toscana (ma lo stesso vale quando si parla di ragù o pizza), sono perfetti i vini come il Chianti Classico e tutti gli altri rossi a base di Sangiovese. 
  • spezie: quando ci si appresta a gustare un pasto bello speziato oppure piccante, è meglio virare su un vino rosso dai toni fruttati e poco tannici che restituisca equilibrio al pasto. Prova, ad esempio, il Zinfandel, Il Lagrein o il Syrah
  • piatti ricchi e saporiti: in generale, più il piatto è saporito, più potrà sostenere vini rossi molto strutturati, tannici e di carattere. Per piatti di questo genere, il re dei vini rossi è il Barolo.

Scegliere il vino rosso in base all’occasione

Gli esperti lo sanno (e anche tu puoi impararlo pian piano): a ogni occasione è riservato il vino rosso più adatto.

Anche in questo caso le possibilità sono pressoché infinite, ma possiamo generalizzare facendo una distinzione tra una cena informale e una cena elegante o importante. Nel caso tu voglia ospitare (o sia ospitato a) una cena informale e casual tra amici, il vino rosso più giusto è quello giovane, dalle note più fruttate e floreali, con tannini meno definiti: così, siamo sicuri che piacerà a tutti.

Alcuni esempi di ottimi vini rossi da scegliere in questo caso sono il Syrah o il Merlot. Se invece si tratta di una cena formale, o per qualsiasi momento speciale, si può pensare di optare per un vino un po’ più pregiato, che tutti possano apprezzare per le sue qualità e, magari, per il lungo invecchiamento; alcuni buoni esempi, in questo caso, sono un Barolo o un Brunello di Montalcino. 

E se dovessi decidere quale vino rosso regalare a qualcuno (scopri QUI le nostre idee per delle bottiglie da regalare), magari per una ricorrenza o un’occasione speciale? Questo dipende moltissimo dalla persona che si ha davanti. Se è un esperto di vini, o nutre verso il mondo dei vini una certa curiosità, puoi optare per un vino rosso proveniente da una regione particolare e poco nota, magari che hai avuto modo di visitare e conoscere di persona: così sarà un regalo davvero personalizzato (e, anche se ormai sei tornato a casa, puoi molto probabilmente recuperarla dallo shop Bit of Wine).

Altrimenti, non dimenticare la potenza di un grande classico: Bordeaux, Barolo, Amarone e Nero d’Avola sono vini sempre molto apprezzati.

Come comportarsi, infine, se tu volessi proporre agli amici una degustazione di vini rossi, oppure diversi vini rossi da accompagnare alle diverse portate di un pasto? In quest’ultimo caso, segui i consigli del paragrafo precedente (abbinando quindi ogni calice alla specifica portata). Per una degustazione generale, puoi scegliere di optare per lo stesso vitigno ma in declinazioni diverse, per vini rossi diversi della stessa annata, per vini rossi appartenenti a diverse regioni italiane… l’importante è che i vini rossi scelti appartengano tutti a una specifica categoria, così da rendere la degustazione varia ma con un filo logico.

Un classico abbinamento per un rosso “da compagnia”.

Scegliere il vino rosso in base al gusto personale

Sembrerà scontato dirlo, ma il vino rosso che scegli ti deve innanzitutto piacere! Anche in questo caso, ci sarebbero davvero molte cose da dire: per aiutarti a capire sempre meglio quali sono i tuoi specifici gusti in fatto di vini rossi, il consiglio è quello di sperimentare il più possibile, facendoti aiutare da esperti (anche online) per comprendere al meglio i diversi aromi, sentori e gusti. 

In generale:

  • Se ti piacciono i vini rossi più leggeri, non troppo corposi e meno tannici possibile, scegli vini come il Merlot, il Pinot Noir e il Beaujolais;
  • Se non disdegni un po’ di corpo e struttura, ma vuoi comunque anche freschezza, opta per vini come Sangiovese, Tempranillo e Grenache;
  • Se vuoi farti stupire da vini molto strutturati e persistenti in bocca, con una discreta complessità e presenza di tannini, vai su vini come Nebbiolo, Cabernet Sauvignon o Amarone della Valpolicella.

Il tuo vino rosso preferito, in ogni momento

Noi di Bit of Wine siamo grandi amanti dei vini rossi di qualità: ogni vitigno e ogni produttore presenti nel nostro shop sono in grado di regalare sensazioni uniche a prescindere da budget, abbinamenti e occasioni. Ora che sai com’è fatto il vino rosso e quali sono le sue caratteristiche, puoi provarne di diversi tipi per scoprire quali sono i migliori per te. Il tutto, nella più totale comodità di casa tua!

Acquista qui i tuoi vini rossi preferiti, e goditi questa esperienza sensoriale unica!